LUDOVICO ARIOSTO APPUNTI VITA OPERE

Messaggioda canetoby » 15 set 2012, 7:51

Ariòsto, Ludovico

Ariòsto, Ludovico. - Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), f... Continua »


Ludovico Ariosto, vita e opere

"Una lunga tradizione critica ha accreditato un'immagine di Ariosto come di un uomo non solo sedentario e contemplativo, ma anche furbescamente sornione, scettico, di un disimpegnato e disinteressato agli aspetti concreti e pratici del vivere". (file.doc Continua »


Ludovico Ariosto: vita e opere

Ariosto, Ludovico (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533), è uno dei più importanti poeti dell'epoca rinascimentale. Vita e opere di Ariosto con particolare attenzione per L'Orlando Furioso Continua »




LUDOVICO ARIOSTO LUDOVICO ARIOSTO LA VITA (1474-1533) Ludovico Ariosto nacque a Reggio Emilia, l `8 settembre 1474, dal conte Niccolò (nominato dagli Estensi capitano della rocca di quella città) e da Maria Malaguzzi Valeri. Nel 1848, appena decenne, si trasferi con i suoi genitori a Ferrara, che era allora -per via degli Estensi- un importante centro di cultura e di vita cortigiana . A Ferrara il giovane Ariosto proseguì nella sua educazione e si indirizzò poi, per volontà del padre, allo studio delle leggi, a cui si dedicò, con sempre più palese insofferenza, per ben cinque anni (1489-1494). Egli stesso ebbe più tardi, in una sua satira, di essere stato costretto ad occuparsi “ cinque anni in quelle ciance”. Infine, il padre gli concesse di seguire la sua inclinazione e di dedicarsi completamente agli studi letterari, che proseguì poi per vari anni (1494-1499) sotto la guida del dotto umanista Gregorio Elladio da Spoleto, approfondendo specialmente la conoscenza della letteratura latina. La morte del padre, nel 1550, segnò per Ariosto la fine di un'epoca serena, tutta dedita agli studi e alle attività letterarie. Egli dovette allora abbandonare, almeno in parte, i suoi studi prediletti per far fronte -nella sua qualità di primogenito di ben dieci figli- alle necessità della famiglia, provvedendo alla sistemazione delle sorelle e all' educazione dei quattro fratelli (dei quali uno , Gabriele, colpito fina da piccolo dalla paralisi, che lo aveva impedito “de li piedi e de le braccia”). Oltre a pensare all'amministrazione dl discreto, ma insufficiente patrimonio paterno, decise pertanto di cercare una dignitosa e stabile occupazione presso gli Estensi; e nel 1502 potè ottenere l'incarico di capitano della rocca di Cannosa (1502-1503). Nel 1503 Ariosto entrò, come “familiare” (o gentiluomo di corte), al servizio del cardinale Ippolito d'Este, figlio del duca Ercole I. Contemporaneamente prese gli ordini minori, necessari per poter ottenere dei benefici ecclesiastici. Nello stesso anno egli nacque, da una relazione passeggera, il figlio Gian Battista; e alcuni anni più tardi (nel 1509) il prediletto Virginio, che visse poi sempre con lui. Il cardinale, uomo di natura energica e violenta e poco propenso ad ammirare le opere di poesia, impiegò di frequente Ariosto in fastidiose e pesanti mansioni di carattere pratico, valendosi di lui, in genere, per varie missioni e ambascerie, poco congeniali alla sua indole e al suo desiderio di una vita più raccolta e serena. Lo stesso Ariosto ebbe a ricordare più tardi, in una sua satira, di essersi sentito come oppresso “dal giogo- del Cardinal da Este”, lamentandosi appunto d'essere stato ridotto da poeta a “cavallaro”(“di poeta cavallar mi feo”).

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Messaggioda giada » 15 set 2012, 13:55

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