da Pepe97 » 21 ott 2012, 10:31
Mentre in Europa all'inizio del novecento il teatro rifiuta gli schemi tradizionali, in Italia mantiene il suo carattere prevalentemente di intrattenimento.
Solo D'Annunzio e i futuristi sperimentano in direzioni diverse dal realismo drammatico ottocentesco, prima che Pirandello imbocchi la strada del teatro paradossale e grottesco.
Tra le due guerre la politica culturale del regime fascista favorisce lo spettacolo teatrale inteso come propaganda o evasione.
nel secondo dopoguerra si distinguono Edoardo De Filippo e Dario Fo come interpreti dei problemi della società contemporanea