Eulogos 1 pagina 310 numero 3
1. αμα τω εαρι τα δενδρα τερενα φυλλα εκφερει.
1. Al giungere della primavera gli alberi producono tenere fronde.
2. Odisseo temeva i canti soavi delle sirene e per questo tappava le orecchie dei compagni.
3. La dea Persefone sui prati intorno ad Enna raccoglieva molti fiori.
4. I barbari dopo la sconfitta vengono inseguiti non dai lenti opliti, ma dai veloci cavalieri.
5. I nemici con pesanti carri portavano via i bottini/le prede della città.
9. Anche la vita breve offre dolci piaceri agli uomini.
11. Il comandante annunciava ai soldati che era necessario passare per una strada selvaggia.
12. Socrate il filosofo credeva che gli dei conoscessero tutte le cose dette e tutte le cose fatte.
15. La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
16. Tu o Crusante piazzati in testa agli uomini corazzati tenendo sulla prima linea, dato che la strada è larga e pianeggiante, avendo tutti i tassiarchi in fila per uno.
17. La presenza degli amici nella buona sorte rende piacevole il (nostro)
modo di vita e (ci da) l'idea che (essi) godano dei (nostri) stessi beni.
20. Quanto a me prego gli dei che volgano sia quelle cose verso Conone e i figli suoi, sia tutte quante le cose simili (lett. tali)
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