Il Greco di Campanini 1 pagina 380 numero 10

1. Εν τη των Αθηναιων ακροπολει τον Παρθενωνα και τα Προπυλαια θαυμαζομεν....

1. Nell'Acropoli di Atene si ammirano il Partenone ed i Propilei.
2. Gli Spartani giudicavano che fosse un segno di viltà abbandonare in battaglia i reparti.


3. Gli amici si riconoscono dai buoni comportamenti, non dalle belle promesse e dai vuoti discorsi.
4. Gli uomini migliori si comportano con zelo, affinché facciano del bene agli amici e rechino benefici alla città.
5. Nelle città spesso la voglia di ricchezze e di rivalità suscita la rivalità dei cittadini.


6. Gli uomini pur avendo la parola, per qualità naturale si distinguono per le loro ignoranze.
7. Facile è la conquista dei beni, difficile il giusto impiego.
8. Dopo la conquista della città, Enea con il padre ed il figlio fuggiva in Italia.
9. L'inevitabile angoscia non dà scelta agli uomini.
10. Con la saggezza e l'istruzione gli esperti uomini non danno credito all'illusione dei sensi.


11. "La tragedia è rappresentazione di un fatto importante e compiuto" dice Aristotele nel celebre libro sull'opera poetica.
12. Fabio stabilisce la forza negli armamenti e per mezzo di messaggeri pensa di conoscere le operazioni dei nemici.
(By Geppetto)

Testo greco completo

Testo greco completo

1. Sull'Acropoli di Atene ammiriamo il Partenone e i Propilei.
2. Gli spartani ritenevano che era segno di viltà abbandonare le armi in battaglia.


3. Gli amici si valutano dalle azioni buone e non dalle belle promesse e dai discorsi frivoli.
4. Gli uomini buoni sopportano con serietà le fatiche per beneficiare gli amici e rendere un servizio alla città.


5. I padri invitavano i figli a guardarsi dagli uomini cattivi, poiché la compagnia degli uomini buoni è esercizio di virtù, quella degli uomini cattivi è esercizio inutile.
8. Dopo la distruzione della città Enea fugge con il padre e con il figlio in Italia.
11. " La tragedia è imitazione di una azione nobile e compiuta" dice Aristotele nel celebre libro dell'arte poetica.


12. Fabio stabilisce la forza militare con le armi, e si preoccupava di conoscere attraverso messaggeri le azioni dei nemici.

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