Il Greco di Campanini 1 pagina 533 numero 9
1. Πολλαχις εθαυμαζον εγω τισι ποτε λογοις τους Αθηναιους επειθον οι Σωκρατε γραφομενοι, ως αξιος ειη θανατου.
1. Io mi sono spesso meravigliato con quali discorsi quelli che un tempo accusarono Socrate persuasero gli Ateniesi che egli fosse degno di morte.
2. Agide il re di Sparta diceva che gli spartani non chiedevano quanti fossero i nemici ma dove fossero.
3. Il re, volendo sapere in quale considerazione fosse presso gli uomini, giungeva nella piazza, cambiando l'abito e essendo simile ad un contadino povero.
6. Tucidide Ateniese non solo scrive quali erano le cause della guerra del Peloponneso ma anche gli stessi avvenimenti che si verificarono in questa guerra.
7. Archidamo, figlio di Agesilao, poiché Periandro medico memorabile scrisse anche misere opere, disse: "Perché mai: o Periandro, invece di essere apprezzato come medico, desideri essere chiamato cattivo poeta.
10. E anche in ciò in cui sembra che ci sia un bisogno minimo del corpo, ovvero, nel pensare, chi non sa che anche in questo molti sbagliano grandemente per il fatto che il corpo non è in salute?
11. Quale amico amiamo di più? Quello che ci rimprovera giustamente o quello che (ci) adula sempre?
12. Socrate davanti ai giudici diceva: "E' necessario per me morire, per voi vivere. Chi tra noi vada verso una situazione migliore (è) ignoto a chiunque tranne che a Dio.
13. Senofonte domandava ad Apollo se facesse bene seguendo Ciro o se bisognava che egli rimanesse ad Atene.
14. Quando Eracle era un adolescente, era nell'incertezza (di). quale delle due strade dovesse percorrere nella vita, attraverso quella della virtù o quella della malvagità.
15. Gli ateniesi mandavano ambasciatori a Delfi per chiedere al dio se bisognava che gli ateniesi stipulassero patti.
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