Ad Litteram 1 pagina 183 numero 30
Conon apud Cnidum magno proelio hostes fugat, multas naves capit, multas deprimit. Hac victoria non solum Athenae, sed etiam cuncta Graecia, sub Lacedaemoniorum imperio posita, liberatura fuit. ...
1. Conone mette in fuga presso Cnido i nemici in una grande battaglia, cattura molte navi, molte le affonda.
Con questa vittoria non solo Atene, ma anche tutta la Grecia, situata sotto il dominio degli spartani sarà liberata. 2. Numa scelse i Salii, sacerdoti di Marte, diede loro l'insegna della tunica ricamata e una corazza di bronzo sulla tunica; I Salii portavano in processione attraverso la città delle armi celesti, chiamate "ancili", cantando canti con sacre danze e con un solenne ballo.
In quel tempo Cesare sposò (prese in moglie) Calpurnia figlia di L. Pisone suo successore nel consolato, e sistemò con Pompeo sua figlia, di nome Giulia. Il popolo fu lieto della morte di Tiberio: alcuni, correndo al primo annuncio: "Tiberio nel Tevere!" gridavano, altri reclamavano vendetta alla Terra madre ed agli dei Mani, esacerbati dal ricordo dell'antica crudeltà e anche dalla recente atrocità.
Molti anni dopo la presa di Troia e dopo la morte di Ercole, la progenie di Pelope, che per tutto questo tempo, dopo che l'aveva mandata via dalla regione, aveva tenuto il dominio del Peloponneso, fu espulsa dalla progenie di Ercole.
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