Sermo et humanitas 2 pagina 333 numero 15a - frasi latino

1. Usus est Thrasybulus non minus prudentia quam fortitudine.
Trasibulo si avvalè della prudenza non meno che dell'astuzia
2. Hannbal adeo gravi morbo afficitur oculorum ut postea numquam dextro aeque bene usus sit.
Annibale fu colpito da un disturbo agli occhi talmente grave, che in seguito non potè avvalersi bene dell'occhio destro
3. Sosilo Hannibal litterarum Graecarum usus est doctore. (Cornelio Nepote)
Annibale si avvalè di Sosilo come insegnante di lettere greche
4. Vel imperatore vel milite me utimĭni: neque animus neque corpus a vobis aberit
Valetevi di me come capo e come soldato: non vi mancherà il mio coraggio né la mia forza.
5. C. Livius, praefectus Romanae classis, prospera navigatione usus, paucis diebus Piraeum pervenit. (Livio)
C. Livio prefetto della flotta romana avvalsosi di una prospera navigazione in pochi giorni arrivò al Pireo
6. Non est res, qua erubescam, pater, si die festo inter aequales largiore vino usus sum. (Livio)
Non è cosa per la quale io arrossirò o padre, se in un giorno festivo ho fatto uso più generoso di vino tra i miei compagni.
7. Sociis nostris veluti hostibus, hostibus pro sociis utuntur. (Sallustio)
Quelli trattano i nostri alleati come amici e i nemici come alleati.
8. Consul, qua ferocia animi usus erat in Liguribus, eandem ad non parendum senatui habuit. (Livio)
Il console, quella ferocia che aveva usato contro i liguri l'ebbe ugualmente per disobbedire al senato
9. Cimon, Miltiadis filius, Atheniensis, duro admodum initio usus est adulescentiae. (Cornelio Nepote)
L'ateniese Cimone, figlio di Milziade ebbe un primo periodo di giovinezza molto difficile
10. Agesilaus, multis locis expugnatis, magna erat praeda potitus. (Cornelio Nepote)
Agesilao, espugnati molti luoghi, si era impossessato di un grande bottino
11. Calvisius, praesidiis adversariorum Calydone et Naupacto eiectis, omni Aetolia potitus est. (Cesare)
Calvisio, abbattuti i presidi dei nemici a Calidone e Naupatto, si impadronì di tutta l'Etolia.
12. Ira peior est quam luxuria, quoniam illa (= luxuria) sua voluptate fruitur, haec alieno dolore. (Seneca)
L'ira è peggiore della lussuria, perché quella (la lussuria) fruisce di piacere proprio, l'ira, della sofferenza altrui.
13. Sapiens laetitia fruitur maxima, continua, sua. (Seneca)
Il saggio gode di una grandissima gioia, continua e propria
14. Vita ipsa, qua fruimur, brevis est. (Sallustio)
La stessa vita di cui godiamo, è breve
15. Possunt aliquando oculi non fungi suo munere (Cicerone)
Talvolta gli occhi possono non adempiere al loro compito.
16. Qui adipisci veram gloriam volet, iustitiae fungatur officiis. (Cicerone)
Chi vuole ottenere la vera gloria di giustizia, si serva dei doveri della giustizia.
17. Ille (= Horatius) defungi proelio festinat. (Livio)
Egli (Orazio) si affretta a porre fine al combattimento
18. Numidae plerumque lacte et ferina carne vescebantur. (Sallustio)
I numidi si cibavano molto più di latte e cacciaggione (carne ferina)
19. Atque etiam in secundissimis rebus maxime est utendum consilio amicorum. (Cicerone)
E anche nelle circostanze assai favorevoli dobbiamo ricorrere al consiglio degli amici
20. Iustitiae fruendae causa videntur olim bene morati reges constituti (esse). (Cicerone)
Sembra che, per godere della giustizia, si creassero re uomini di onesti costumi.

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