Vox Maiorum 2 Pagina 242 Numero 8
1. Quod accedam atque quos amicos appellem, ut mihi subveniant? ...
1. Dove andrei e quali amici chiamerei perchè mi soccorrano? 2. O filosofia guida della vita, che cosa può essere la vita senza di te? 3. Siano costoro pur poveri e umili d'altra parte sono amici nostri.
4. Siano pure beni quelli che vengono creduti tali: onori, ricchezze e voluttà e altre cose simili: tuttavia la letizia che esulta nell'averne è vergognosa. 5. Se avessi messo Mario in quella condizione: avrebbe pensato qualche cosa a riguardo della propria fuga più in fretta che a riguardo dell'omicidio di Silla. 6. Egli fu un cattivo cittadino ed un console disonesto.
Lo fu con gli altri, quando iniziò ad essere con te? 7. Chi negherebbe o giudici che mio fratello è innocente? 8. Eserciteresti gli ingegni e gli studi più facilmente che limitarli. 8. Sarebbero stati famosi quegli uomini in quel tempo, ora quanta autorità o fiducia possono avere? 9. Dove troveremmo una via di scampo? 10. Ora non diresti che lui è il più colto fra voi? 11. Si dica pure che Catilina è stato da me cacciato, purchè se ne vada in esilio.
12. Io, da ex console, compiute tanto importanti imprese, avrei dovuto temere la morte ? 14. Cosa io dovrei riscrivere? Ero intensamente turbato. 15. Che cosa avrei dovuto fare vedendo queste cose o giudici? Combattere contro un tribuno della plebe? 19. E perchè non dovrei dunque amare costui, non dovrei ammirarlo, non dovrei pensare di difenderlo in tutti i modi?
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