Iperide, Epitafio 15

καὶ μηδεὶς ὑπολάβῃ με τῶν ἄλλων πολιτῶν μηδένα λόγον ποιεῖσθαι, ἀλλὰΛεωσθένη μόνονἐγκωμιάζειν....

E che nessuno pensi che io sugli altri cittadini non abbia creato nessun discorso, ma che io abbia elogiato solo Leostene.

Accade infatti che la lode di Leostene riguardo le battaglie sia anche un encomio per gli altri cittadini. Il comandante è capace di deliberare giustamente, invece coloro che vogliono mettere a rischio le loro vite, combattendo in prima persona, sono capaci di vincere; cosicché, qualora io lodi la vittoria che è avvenuta, contemporaneamente all'egemonia di Leostene, elogio la virtù degli altri.

Chi infatti non potrebbe lodare in modo appropriato coloro tra i cittadini che hanno finito la vita in questa guerra, che diedero la loro vita in difesa della libertà dei greci, ritenendo che fosse questa una dimostrazione importantissima di voler porre intorno all'Ellade la libertà?

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