Nicole o i discorsi di Cipro 2

ἔπειτα κἀκεῖν’ ἄτοπον εἰ λέληθεν αὐτούς, ὅτι τὰ περὶ τοὺς θεοὺς εὐσεβοῦμεν καὶ τὴν δικαιοσύνην ἀσκοῦμεν καὶ τὰς ἄλλας ἀρετὰς ἐπιτηδεύομεν...

C'è poi quest'altra stranezza: sfugge loro che, se siamo pii verso gli dèi, se osserviamo la giustizia, se pratichiamo le altre virtù, lo facciamo non per avere meno degli altri ma perché la nostra vita passi fra quanti più agi è possibile.

Perciò non c'è da condannare quei mezzi con i quali si può avere più degli altri senza allontanarsi dalla virtù, bensì quegli uomini che agiscono in modo colpevole o cercano di ingannare con le parole e non fanno un giusto uso dell'eloquenza.

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