Orfano di Giovanni Pascoli: analisi, simbolismo e temi

Questa poesia è un breve ma toccante dipinto di immagini che evocano un'intricata gamma di emozioni, intrecciando la delicatezza della neve, la presenza di una zana e il contrasto tra la giovinezza e la vecchiaia.

Attraverso uno stile poetico ricco di simbolismo e immagini vivide, Pascoli cattura l'essenza dell'infanzia, della solitudine e della ricerca di conforto in un mondo spesso gelido e inospitale.

Il titolo stesso, "Orfano", suggerisce immediatamente un senso di perdita e solitudine. Pascoli,  attraverso questa poesia che diventa poi una specie di ninna-nanna  consolatoria, ci invita a esplorare il mondo interiore di un bambino senza genitori, un "orfano" che affronta la vita con il suo carico di tristezza e desolazione.

La Lenta Caduta della Neve: "Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca." Questa apertura introduce una delle immagini centrali della poesia: la neve che cade lentamente. La lentezza della nevicata suggerisce un ritmo tranquillo e delicato, creando un'atmosfera sospesa e intima. La ripetizione della parola "fiocca" enfatizza il processo silenzioso e incantevole della neve che avvolge il mondo.

La presenza della zana ovvero di una cesta usata come culla dai contadini, formata da una zana che poggia su due supporti di legno convessi, sui quali può esser fatta dondolare anche con un piede, qui dondola "pian piano". Questo movimento lento accentua la delicatezza e il mistero dell'immagine.

Il bimbo piange, con il "piccol dito in bocca", una scena che ritrae la vulnerabilità dell'infanzia. Il contrasto tra la zana e la tristezza del bimbo crea una tensione emotiva che permea la poesia.

La vecchia e il suo canto rassicurante: La vecchia compare nella terza strofa, cullando il bimbo con un canto che suggerisce sicurezza e conforto. Le parole "Intorno al tuo lettino / c'è rose e gigli, tutto un bel giardino" creano un'immagine di un luogo rassicurante e protetto. La vecchia, con il "mento sulla mano", diventa la figura materna che cerca di alleviare la solitudine dell'orfano.

Il sonno e la neve: La poesia culmina con l'addormentarsi del bimbo nel "bel giardino". Questo momento di pace e chiusura offre un senso di consolazione dopo il pianto iniziale.

La ripresa della lenta caduta della neve nel verso finale, "La neve fiocca lenta, lenta, lenta", crea un ritorno al motivo iniziale e sottolinea il ciclo continuo della vita e delle stagioni.

Simbolismo e Temi: La neve, oltre a essere una rappresentazione visiva del freddo inverno, può essere interpretata come metafora della solitudine e della nostalgia.

La zana e la vecchia simboleggiano figure protettrici, manifestazioni di amore e conforto che l'orfano cerca nel suo mondo interiore.

Il giardino con rose e gigli rappresenta un luogo di bellezza e tranquillità, un rifugio per l'anima ferita del bambino.

"Orfano" di Giovanni Pascoli è un esempio di come la poesia possa tessere immagini e sentimenti in un delicato mosaico di emozioni. Attraverso l'uso di simboli e una maestria nell'evocare atmosfere, Pascoli ci invita a riflettere sulla fragilità dell'infanzia, sull'importanza del conforto e sulla persistenza della speranza anche nei momenti più bui della vita.
(by Starinthesky)

Orfano

Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca.
Senti: una zana dondola pian piano.
Un bimbo piange, il piccol dito in bocca; canta una vecchia, il mento sulla mano.

La vecchia canta: «Intorno al tuo lettino
c'è rose e gigli, tutto un bel giardino».
Nel bel giardino il bimbo s'addormenta.
La neve fiocca lenta, lenta, lenta.
(Giovanni Pascoli)

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