il poeta Ibico e le gru - versione latino da AD LIMINA

traduzione versione latino libro Ad Limina
Ibicus poeta fuit amicissimus deorum immortalium. Olim, iter Corinthum faciens, ...

Il poeta Ibico fu assai benvoluto dagli dei immortali. Un giorno facendo un viaggio verso Corinto fu assalito e catturato dai ladri, che erano soliti tendere agguati in quella zona ai viandanti.

Poiché i ladri stavano per ucciderlo, il pota si lamentava per il fatto che non vi fosse un vendicatore per lui. All'improvviso si sentì un alto grido di gu, alle quali egli affidò la sua vendetta. I ladri si fecero beffe delle sue parole, lo uccisero, gli rubarono persino la veste e lasciarono il corpo nudo in un bosco.

Pochi giorni dopo a Corinto trovarono il corpo e non gli uccisori, Ma il giorno dopo mentre essi erano in teatro e si divertivano all'improvviso uno stormo di gru fu avvistato in cielo; e vedendolo uno dei ladri esclamò: "ecco le gru di ibico". Ma quelle parole siccome furono sentite da coloro che assistevano allo spettacolo, furono riferite al magistrato.

Allora il magistrato in sospetto, mandò a chiamare gli uomini, e chiese chi fossero. Infine con un'interrogatorio, scoprì la verità: allora i ladri, che avevano osato commettere un tale crimine, furono condannati a morte.

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