Un sogno ambiguo
Hamilcar, Carthaginiensium dux, iamdiu Syracusas obsidebat...
Amilcare, il comandante dei Cartaginesi, assediava Siracusa ormai da lungo tempo, ma non poteva espugnare la città.
Alla fine, di notte, udì in sogno una voce profonda. La voce disse: O Amilcare, domani cenerai sulla rocca dei Siracusani! A seguito delle parole divine, a parer suo presagio sicuro di vittoria, l'animo del comandante dei Cartaginesi fu pervaso da grande gioia. Egli riteneva: Gli dèi, nel sogno, mi hanno annunciato un felice trionfo, dopo grandi affanni e scontri.
Perciò, sul far del giorno, egli (- Amilcare) schierò soldati, fanti e cavalieri. Infatti bramava ardentemente sconfiggere i Siracusani ed espugnare la rocca della città. Però i Siracusani, con un tranello, entrarono nell'accampamento di Amilcare e catturarono una grande quantità di soldati, ed anche Amilcare stesso.
Il comandante venne legato con le catene e vergognosamente trascinato nella città. A sera, il Cartaginese cenò senz'altro a Siracusa, ma non da vincitore, anzi, al contrario, da sventurato prigioniero.