Agesilao in Frigia (Versione latino Cornelio Nepote)

Autore: Cornelio Nepote da Compitum Pagina: 284 Numero: 7

At Agesilaus in Phrygiam se convertit eamque prius depopulatus est, quam Tissaphernes usquam se moveret....

Invece Agesilao marciò verso la Frigia e fece in tempo a saccheggiarla prima che Tissaferne Si muovesse affatto.

Arricchiti i soldati col molto bottino, riportò l'esercito a svernare ad Efeso ed ivi, organizzate fabbriche di armi, si diede con grande energia a preparare la guerra. E perché si armassero con più zelo e si equipaggiassero con maggior decoro, propose dei premi da elargire a quelli che si fossero dimostrati particolarmente alacri in questa attività. Fece lo stesso nei vari tipi di esercitazioni, sì da premiare con ricchi doni chi si fosse distinto sugli altri.

Con questi mezzi poté avere un esercito molto ben equipaggiato ed allenato. E quando gli parve giunto il momento di tirar fuori le truppe dai quartieri di inverno, capì che se avesse indicato apertamente la direzione della sua marcia, i nemici non ci avrebbero creduto ed avrebbero presidiato altre regioni e non avrebbero dubitato che egli avrebbe fatto diversamente da quanto avesse manifestato.

E così avendo egli detto che sarebbe andato a Sardi, Tissaferne credette di dover fortificare ancora la Caria. Ma in questa sua previsione si ingannò e quando si vide gabbato dallo stratagemma, parti troppo tardi in soccorso dei suoi. Infatti quando giunse là, Agesilao aveva già conquistate con la forza molte località e si era impadronito di una grande preda

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