Augusto parla di sè (Versione latino Augusto)

Augusto parla di se
versione di latino di Augusto e traduzione

Bella terra et mari civilia externaque toto in orbe terrarum saepe gessi, victorque omnibus veniam petentibus civibus peperci....

Di guerre per terra e per mare, civili e contro stranieri, io in tutto il mondo spesso sono stato a capo, e in qualità di vincitore ho risparmiato tutti i cittadini che chiedessero perdono.

I popoli stranieri ai quali si potè condonare con sicurezza, io preferii mantenerli in vita piuttosto che ucciderli. Al mio comando in armi ci furono circa 500mila soldati romani.

Di questi alquanto più di 300 mila una volta compiuto il servizio militare io li inviai nelle colonie o li rimandai nei loro municipi, e come riconoscimento per il servizio militare assegnai a tutti loro dei campi o diedi del denaro.

Catturai 600 navi se non si contano poi quelle più piccole delle triremi se ce ne furono. Subito dopo fui superiore a tutti in autorità, ma non ebbi per nulla più potere degli altri che mi furono colleghi nelle rispettive magistrature

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