La guerra contro Antioco - COTIDIE DISCERE - Versione latino Eutropio

Versione da cotidie discere a pag 88-89 num 44 L. Cornelio Scipione et C. Laelio consulibus, Scipio Africanus, fratri suo L. Cornelio Scipioni consuli legatus datus, contra Antiochum profectus est.

Hannibal, qui cum Antiocho erat, navali proelio victus est. Ipse postea Antiochus circa Sipylum apud Magnesiam, Asiae civitatem, a consule Cornelio Scipione ingenti proelio fusus est. Auxilio fuit Romanis in ea pugna Eumenes, Attali regis frater, qui Eumeniam in Phrygia condidit. Quinquaginta milia peditum, tria equitum eo certamine ex parte regis occisa sunt. Tum rex pacem petit. Iisdem condicionibus data est a senatu, quamquam victo, quibus ante offerebatur : ut ex Europa et Asia recederet atque intra Taurum se contineret, decem milia talentorum et viginti obsides praeberet, Hannibalem, concitatorem belli, dederet. Eumeni regi donatae sunt a senatu omnes Asiae civitates, quas Antiochus bello perdiderat, et Rhodiis, qui auxilium Romanis contra regem Antiochum tulerant, multae urbes concessae sunt. Scipio Romam rediit, ingenti gloria triumphavit.


Sotto il consolato di L. Cornelio Scipione e C. Lelio, Scipione Africano – dato come luogotenente a suo fratello, il console L. Cornelio Scipione – fu inviato contro Antioco.
Annibale, che era con Antioco, fu vinto in battaglia navale. In seguito, lo stesso Antioco fu annientato in una grande battaglia attorno a Sipilo, presso Megnesia, città dell’Asia, dal console Cornelio Scipione.
Fu d’aiuto ai Romani, in quella battaglia, Eumene, fratello del re Attalo, il quale fondò Eumenia in Frigia. In quello scontro furono uccisi, dalla parte del re, 50mila fanti, 3mila cavalieri; allora il re chiede/chiese la pace. Benché sconfitto, (la pace) gli fu concessa dal senato alle stesse condizioni a cui veniva offerta in precedenza: che si ritirasse dall’Europa e dall’Asia e si tenesse entro il Tauro, versasse 10mila talenti e offrisse 20 ostaggi, consegnasse Annibale, (ch’era) l’istigatore della guerra.


Al re Eumene furono date in ricompensa dal senato tutte le città dell’Asia, che Antioco aveva perdute in guerra, e ai Rodiani, che avevano prestato [tulerant > fero] aiuto ai Romani contro il re Antioco, furono concesse molte città.
Scipione tornò a Roma, (ove) trionfò con molta gloria.

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