Tarquinio conquista Gabi (VERSIONE Cotidie Discere)

Tarquinio conquista Gabi
Cotidie Discere - Eserciziario 1Versione 184 pagina 294

Sextus tarquinius, superbi filius, indigne ferens patris copias Gabios civitatem expugnare non posse, rationem armis valentiorem excogitavit, qua interciperet illud oppidum Romanoque imperio adiceret....

Sesto Tarquinio, figlio di Superbo, sopportando a malincuore che le truppe del padre non riuscissero ad espugnare la città di Gabi, escogitò un piano più efficace delle armi, con il quale avrebbe annesso all'Impero Romano quella città.

Così giunse improvvisamente a Gabi come se stesse fuggendo dalla crudeltà del padre e dalle percosse, che in realtà aveva ricevuto volontariamente, e poco alla volta, guadagnandosi la benevolenza di ognuno, ottenne il massimo potere presso tutti.

Allora inviò al padre un messaggero per indicargli di avere ormai tutte le cose nelle sue mani e per domandare cosa lui voleva che accadesse.
Egli rispose con l'astuzia della giovinezza e la saggezza della vecchiaia: infatti Tarquinio non disse niente platealmente ma si sedette nell'orto e percosse le teste più alte e più grandi dei papaveri con un bastone.

Avendo appreso dal messaggero il silenzio del padre e che cosa aveva fatto, il ragazzo capì che lui aveva fatto capire che i principi dei Gabi fosse costretti alla morte o all'esilio. Fatto ciò la città fu immediatamente ridotta sotto il potere del popolo romano.

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