Graeci Troiam opulentam Asiae civitatem iamdiu frustra obsidebant ...

I Greci assediavano invano Troia, ricca città dell'Asia, ormai da lungo tempo: infatti il valore dei Troiani rendeva l'assedio inutile.

Allora i Greci escogitarono un tranello: costruirono un cavallo di legno (dicevano falsamente il cavallo un omaggio votivo a Minerva), poi simularono la fuga attraverso il mare. La malvagità di Sinone rafforzò l'inganno, e la credula moltitudine dei Troiani giudicò il cavallo una salda protezione della città: quindi i cittadini abbatterono una parte delle mura, e collocarono il rovinoso animale nella rocca della città.

Ma, nelle cavità del cavallo, erano stati nascosti soldati valorosi. A notte fonda, mentre i Troiani, sopraffatti dal sonno e dal vino, dormivano profondamente, Sinone aprì il ventre del cavallo; soldati scelti balzarono fuori dagli antri, armati di spade e lance, uccisero le sentinelle, e aprirono le mura della città ai compagni.

La crudele moltitudine dei Greci si scagliò contro i cittadini addormentati ed inermi: compirono una spaventosa strage di uomini e di donne, e riempirono l'intera città di incendi e distruzioni.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:23:07 - flow version _RPTC_G1.3