La morte di Archimede
LA MORTE DI ARCHIMEDE
versione latino Valerio Massimo
La traduzione è diversa sui vari libri di testo scolastici
Traduzione dal libro LIBRO cotidie legere n. 6 pag. 243
1 riga: tradunt secundo punico bello marcellum consulem, cum syracusarum incolae societatem ultima riga: eum gladio percussit, ignorans quis esset
Tramandano che nella seconda guerra punica il console Marcello, avendo fatto gli abitanti di Siracusa un’alleanza cn i cartaginesi, avesse preso la città cn un grandissimo apparato militare.
Ma l’assedio fu né facile né breve, xkè a Siracusa viveva un uomo del massimo ingegno, kiamato Archimede, ke cn le sue sorprendenti invenzioni ingannò tti gli impeti dei Romani.
Narrano ke, avendo finalmente espugnato Siracusa, Marcello ordinò che nesuno uccidesse Archimede. Ma un certo militare, avendo fatto irruzione in casa sua e avendolo trovato che scriveva certe forme nella polvere, cn voce minacciante kiese a lui chi fosse.
Ma Archimede aveva l’animo intento alla ricerca: così né ascoltò, né rispose. Allora il militare, mosso dall’ira, lo percosse cn la spada, ignorando chi fosse.