Livia cum liberis et ancillis ad forum pergit: nam hodie feriae scholarum sunt, ideoque etiam parvulos Gaium et Tulliam ad nundinas ducit ...

Livia si dirige verso il foro insieme ai figli e alle ancelle: infatti oggi ci sono le vacanze delle scuole, e perciò (Livia) porta al mercato anche i piccoli Gaio e Tullia.

Le ancelle portano le ceste e il piccolo sacco con il denaro; i bambini guardano gli alimenti nei cesti, i merli e le allodole nelle gabbie, i giocattoli e i regalini sugli scaffali. Il mercato è nel foro, le botteghe circondano il foro. Qui il pizzicagnolo appende sui ganci i prosciutti e le salsicce luganighe, là il pescivendolo espone le trote e le sardine, i rombi e le sogliole, e il fruttivendolo dispone con diligenza i cavoli, le lattughe e le ceste delle uova. Livia si avvicina ad una bottega:

il bottegaio mostra gli agnelli e le galline, i conigli e le filze di tordi. Però, mentre la matrona rivolge l'attenzione alla spesa, Gaio e Tullia si allontanano: infatti sul crocicchio c'è uno spettacolo di funamboli, e gli uomini e le donne accorrono da ogni parte ed applaudono.

Dopo la spesa, la matrona ritrova a stento i figli tra la moltitudine di uomini e di donne.

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