Roma è minacciata su più fronti da nemici agguerriti

Eutropio ad litteram

Ut primum Hannibal in Italiani venit, Romani Claudium Marcellum consulem ad Nolam, civitatem Campaniae, in Hannibalem miserunt. ... et socias Romanorum fecit.

Appena Annibale arrivò in Italia, i Romani inviarono contro Annibale il console Claudio Marcello a Nola, città della Campania.

Ma il comandante Punico avanzò per la Puglia e la Calabria e conquistò molte città dei Romani. Nello stesso periodo anche il re della Macedonia, Filippo, invia i luogotenenti da Annibale e promette soccorsi contro i Romani, se riceverà (a sua volta) soccorsi contro i Greci dal comandante Cartaginese. Ma i Romani rapirono i luogotenenti del re della Macedonia, seppero (in anticipo) i piani dei nemici e inviarono in Macedonia Valerio Levino; dopo conquistarono anche la Sardegna e la tolsero al dominio di Annibale.

Per molto tempo dai soldati Romani si combattevano battaglie in quattro luoghi: in Italia i Romani affrontarono Annibale, in Spagna Asdrubale, fratello di Annibale, in Sardegna i Sardi, in Macedonia Filippo. Il proconsole vincitore Manlio portò prigionieri a Roma dalla Sardegna, Filippo è sconfitto da Levino in Macedonia, Asdrubale dagli Scipioni in Spagna. In Italia Annibale si avvicinò a Roma e portò i cavalieri presso le porte della città, ma poi, quando i Romani erano già pronti per il combattimento, per la paura dei consoli e delle truppe Romane si allontanò da Roma e trovò rifugio in Campania;

nel frattempo il console Marcello liberò dal dominio Cartaginese molti territori della Sicilia e li fece alleati dei Romani.

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