Dum aquila in caelo superbe volat, mulam et agnam in campo videt: statim in terram descendit et mulam ...
Un'aquila mentre vola in cielo orgogliosamente, vede una mula e un'agnella nel campo: immediatamente scende verso la terra e uccide la mula. Poco dopo uccide anche l'agnella.
Perciò le mule e le agnelle temono sempre l'aquila ma invidiano le mosche e le formiche poiché mosche e formiche non temono l'agguato dell'aquila e vivono senza preoccupazioni. Un giorno nella stalla una mosca si posa sopra la pigra mula e la mula dice a lei: "Quanto sei fortunata, o mosca!
Non sei preoccupata riguardo all'aquila, vivi con grande gioia e svolazzi dovunque ti piace; io invece sono sempre in grande pericolo e l'aquila mi può uccidere". "Senza dubbio – risponde la mosca – vivo senza preoccupazioni poiché sono piccola, e per questo motivo non temo gli agguati delle belve; ma temo i ragni e le rane. Infatti i potenti combattono tra loro e tralasciano gli umili.
L'aquila disprezza noi mosche perché siamo piccole; la ricchezza e la potenza contrariamente all'agguato sono sempre dannose".