Victo Philippo, Macedonum rege, tota Graecia Corinthum convenit ut ludos Isthmicos spectaret ...

Sconfitto Filippo, re dei Macedoni, tutta la Grecia accorse a Corinto per ammirare i giochi Istmici.

Allora nell'anfiteatro il console T. Quinto Flaminio, fatto silenzio con il segnale della tromba, ordinò che fossero lette ad alta voce, per mezzo di un araldo, queste parole: "Il Senato e il popolo Romano e il console Tito Quinto Flaminio stabiliscono che tutte le città della Grecia, che erano sotto il potere del re Filippo, siano libere ed esenti da tributi". Ascoltate queste parole, i Greci, sconvolti da una gioia immensa e improvvisa, ad un tratto ammutolirono, come se non credessero alle parole dell'araldo.

Allora il console Flaminio richiamò l'araldo e ordinò che ripetesse l'annuncio, così che tutti ascoltassero (quelle) parole.

Allora i Greci riempirono il cielo con tante grida che, gli uccelli, che passavano sopra, caddero a terra attoniti e spaventati.

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