Gli imperatori Massimino e Gordiano
Maximinus ex corpore militari primus ad imperium accessit sola militum voluntate, cum nulla senatus ...Euphratae inminens, aedificavit, exequias Romam revexit, ipsum Divum appellavit.
Massimino per primo arrivò al comando dal corpo militare per la sola volontà dei soldati, poiché non si era interposta alcuna autorità del senato e pur non essendo egli stesso un senatore.
Condusse con successo una guerra contro i Germani. Ma nonostante sia stato chiamato imperatore dai suoi soldati, dopo che i suoi soldati lo abbandonarono, fu ucciso da Pupieno ad Aquileia con il figlio ancora fanciullo, con cui aveva comandato tre anni e pochi giorni. Avesse voluto il cielo che questo omicidio avesse decretato la fine dei nuovi accadimenti!
Infatti dopo ci sono stati insieme tre Augusti, Pupieno, Balbino e Gordiano, i primi due di stirpe assai misteriosa, Gordiano nobile. E così, dopo esser arrivati a Roma, Balbino e Pupieno furono uccisi nel palazzo imperiale e l'impero fu lasciato al solo Gordiano. Gordiano, dopo aver sposato Tranquillina alquanto giovane a Roma, partito per l'Oriente, condusse una guerra contro i Parti, i quali già tramavano di insorgere. Condusse a termine ciò con buon esito e fiaccò i Persiani con numerosissime battaglie.
Mentre faceva ritorno, fu ucciso, non lontano dai territori Romani, con il tradimento di Filippo, che regnò dopo di lui. L'esercito costruì per lui un sepolcro a venti miglia da Circesso, che ora è una piazzaforte dei Romani che sovrasta l'Eufrate, riportò le esequie a Roma e lo stesso chiamò Divo.