Dedalo e Icaro - VERSIONE LATINO (latino di base-Comprendere e tradurre Nova Lexis)

Dedalo e Icaro
Autore: sconosciuto da 3 libri diversi
Il latino di base

es. 1 p. 89 del libro "iL LATINO DI BASE" -Focchini, Guidotti Bacci, Moscio-
Dedalus, clarus architectus, ... ...nam alarum cera tabescit et miser puer in pelagus precipitat.


Dedalo, famoso architetto, giunge da Atene nell'isola di Creta e qui costruisce il labirinto, domicilio del Minotauro, mostro che era figlio di Minosse, re dell'isola.

Ma, quando Dedalo dasidera lasciare l'isola, Minosse nega il permesso della partenza all'architetto e chiude Dedalo e il figlio Icaro nel labirinto. Allora Dedalo, uomo astuto ed esperto, prepara la fuga: costruisce grandi ali con penne e cera e le applica alle spalle del figlio e alle sue. Infine con l'aiuto delle ali Dedalo e Icaro volano via dal labirinto.

Tuttavia Icaro, ragazzo incauto, trascura il comando del padre e si avvicina troppo ai raggi del sole. Dedalo richiama inutilmente il figlio, infatti la cera si scioglie dalle ali e il povero ragazzo precipita in mare.

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versione: dedalo e icaro
autore: sconosciuto
nuovo comprendere e tradurre vol. 1

inizio: "Clarus architectus Daedalus, a Minoe rege vocatus..."
fine: "...et miser puer in pelagus praecipitat"
Il famoso architetto Dedalo, chiamato dal re Minosse, giuge all'isola di Creta con il suo figlio Icaro e lì costruisce il labirinto, casa del minotauro, il quale mostro era il figlio di Minosse.

Ma quando Dedalo vuole lasciare l'isola di Creta, Minosse nega il permasso della partenza dell'architetto e chiude Dedalo e suo figlio nel labirinto.

Allora Dedalo, uomo ingegnoso e esperto, prepara la fuga con suo figlio: costruisce grandi ali con penne e cera e le applica alle spalle del figlio e alle sue. Prima della fuga, il padre avvisa il figlio con severe parole: "Icaro, non volare troppo in alto, perché le ali sono di cera e i caldi raggi del sole fondono la cera!". Poi Dedalo e Icaro volano cia dal labirinto.

Nel cielo Icaro agita beato le ali e dimentica il consiglio di Dedalo e si avvicina eccessivamente ai raggi del sole. Dedalo richiama inutilmente il figlio, infatti la cera delle ali si scioglie e il povero ragazzo precipita in mare.

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Nova Lexis plus

Magister in schola saepe discipulis multas et antiquas fabulas narrat. <Icaro luctuosam fabulam narrabo; vos animum adtendite et me audite.

Daedalus captivus a Cretae dominio tenebatur cum Icaro filio in immenso Labyrintho; insulae dominus eum cepti et cum filio punivit, quia Ariadnae filum dederat et Theseo auxilium contra Minotaurum praeburat. Sed Icarus exilium finire optabat, at pelagi undae locum claudebant. Daedalus exclamavit: "Tyranne, tu nos in mango et misero aedificio inclusisti et per terras undasque effugium prohibuisti; sed Daedali astutia te vincet; nam, tu caelum non possides neque nos semper captivos tenebis!">>
Spesso a scuola racconta agli alunnei molte e antiche storie: oggi, alunni vi racconterò la triste storia di Icaro, voi siate attenti ed uditemi.

Dedalo era tenuto in prigionia dal signore di Creta con il figlio Icaro nel labirinto, immenso. il signore dell'isola lo catturò e lo punì con il figlio, perché aveva dato un filo ad Arianna e aveva dato soccorso a Teseo contro il Minotauro.

Ma Icaro voleva terminare il (suo)esilio, ma le onde del mare chiudevano il luogo. Dedalo esclamò: tiranno, tu ci hai rinchiuso in una grande e misera costruzione e ci hai proibito la via di fuga per terra e per mare, ma la furbizia di Dedalo ti vincerà, infatti tu non possiedi il cielo e non terrai noi (potrai tenerci) per sempre prigionieri.

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