L'oratore di successo

Volo hoc oratori contingat, ut cum auditum sit eum esse dicturum, locus in subselliis occupetur, compleatur tribunal, ...ita fiet, ut non omnes qui Attice idem bene, sed ut omnes qui bene idem etiam Attice dicant.

TESTO LATINO COMPLETO

Desidero che all'oratore tocchi ciò, in modo tale che quando si apprenda che è in procinto di parlare, si occupi il posto sui sedili dei tribunali, che il tribunale si riempia, che ci siano graziosi scrivani nell'offrire e nel cedere il posto, che ci sia un molteplice pubblico, un giudice di una certa importanza; alzandosi colui che sta per parlare, si faccia un gesto di silenzio dal pubblico, poi copiosi applausi, molti complimenti; ci sia il riso, quando lo desidera, quando lo vuole, ci sia il pianto: affinchè, colui che veda da lontano la scena, anche se non sa cosa fare, capisca che per altro è piacevole e che un Roscio è in scena.

a chi tocchino tali cose, saprai che costui parla Atticamente, come abbiamo udito da Pericle, da Iperide, da Eschine, pure soprattutto dallo stesso Demostene. Se invece mettono in campo un genere di orazione acuto, prudente e allo stesso modo sincero solido e sobrio utilizzano non quell'abbelimento oratorio più grave e desiderano che tale sia proprio degli Attici, lodano a ragione.

nell'arte tanto grande e tanto varia c'è infatti il posto per questa piccola sottigliezza. Avverrà così, che non tutti coloro i quali dicono la medesima cosa Atticamente parlino bene, ma che tutti coloro i quali dicono la stessa cosa bene parlino anche Atticamente.

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