Il cavallo e la pelle dell'asino

Equus superbus et modestus asinus longam...

Un superbo cavallo e un piccolo asino percorrevano una lunga e scoscesa via. L'asino portava un pesante bagaglio, il cavallo, invece, non portava niente.

Dopo molte ore l'asino, stanco della marcia, chiese un aiuto e disse al cavallo: "Amico, il mio baglio è davvero molto pesante ed io sono distrutto a causa della fatica. Se tu che sei il mio compagno di servitù, mi aiuti e porti un po'  del mio bagaglio, io potrò vivere e continuare il mio cammino". Ma le parole del misero asinello non commossero l'animo del superbo cavallo.

Infatti il cavallo annuisce e risponde all'asino: "Io non sono il tuo compagno di servitù, io sono libero e non posso portare pesi". Poco dopo l'asino, per l'eccessiva fatica cade per la strada e muore. Allora il padrone tolse la pelle all'asino morto e mise sul dorso del cavallo non solo il bagaglio ma anche la preziosa pelle.

Così il cavallo esclama: "Sono veramente uno sciocco! Non ho voluto aiutare il povero asinello, ora pago la giusta pena poiché nsono costretto a portare non solo i pesi ma anche la pelle del mio compagno.

Versione da Aesopus latinus

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