Il senato romano

Romulus, postquam urbem Romam condidit, centum...sed etiam auctoritate ac prudentia senatus

Romolo, dopo aver fondato la città di Roma scelse cento fra i cittadini più anziani, che per la loro anzianità chiamò senatori, e regnò con il loro consiglio e aiuto.

Il numero dei senatori fu quasi identico sotto altri re, ma dopo che i re furono espulsi da Roma e fu istituita la Repubblica, il numero dei senatori fu incrementato poiché i patrizi, che avevano ricoperto le più alte magistrature, cioè la pretura la censura ed il consolato diventavano senatori di diritto. I senatori si chiamavano anche padri, poi nelle sorti favorevoli e sfavorevoli erano considerati tutori e difensori della Repubblica.

In un primo momento il senato era formato solo da patrizi, ma dopo quando che le magistrature che davano accesso al senato, si aprirono  anche alla plebe, divennero senatori anche uomini chiamati nuovi. Le competenze del senato erano varie; infatti il senato deliberava sui bilanci dello stato, sulla guerra, sulla pace e su molte altre cose, emetteva leggi, nominava i prefetti delle province e nominava un dittatore in una situazione pericolosa per lo stato.

I poteri romani furono rinforzati non solo dalla forza d'animo dei cittadini, dalla sicurezza degli alleati e dal coraggio dell'esercito ma anche ma anche dall'autorità e dalla prudenza del senato. (Traduzione di Anna Maria Di Leo)

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