Fermezza di Attico giovinetto - Cicerone versione latina lectio

Fermezza di Attico giovinetto versione latino Cicerone Latina Lectio

Maiores fuerunt Titi Pomponii Attici usque ab adulescentia humanitas et doctrina quam ut de iis taceri possit....

L’umanità e il rigore di Tito Pomponio Attico furono fino dall’adolescenza troppo grandi perché si potesse tacere in merito ad essi.

Silla li provò per tutto il tempo in cui, tornando dall’Asia, rimase ad Atene, al punto da volerlo sempre avere con sé. Lui, infatti, parlava in greco da sembrare nato ad Atene e per questo motivo era soprannominato “Attico”. La bellezza del suo parlare in latino era così profonda, d’altra parte, da sembrare chiaro che in lui vi era una certa grazia innata, non acquisita.

Ugualmente declamava poesie ugualmente bene sia in greco che in latino, così che nulla si poteva aggiungere oltre. Per questi meriti successe che Silla non volesse allontanarlo da sé in nessuna occasione e desiderasse portarlo con se nella guerra contro Mario. Infatti, provando a convincerlo: “Ti prego, – disse Pomponio – di non volermiportare contro i miei concittadini, con i quali una volta lasciai l’Italia per non portare le armi contro di te durante la guerra civile”. Tanto lontano fu Silla dall’arrabbiarsi a queste parole, che, elogiata la fermezza del giovane, gli donò i rgali che aveva ricevuto dagli Ateniesi.

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