Dopo la sconfitta del Trasimeno.
A Roma, non appena fu annunciata la sconfitta dei Romani presso il Trasimeno, quando tutto il popolo accorse con grande terrore nel foro; le matrone che passeggiavano per le strade, raccoglievano notizie e voci dai viandanti.
Infine, non molto prima del tramonto, il pretore M. Pomponio annunciò: "Siamo stati sconfitti in una grande battaglia". E, anche se non fu udito nient'altro da lui, molti, spinti dall'angoscia, annunciavano, come cosa certa, la cattura del console e la fuga dei nostri attraverso l'Etruria.
L'indomani una grande folla di donne si fermò alle porte della città, aspettando o i loro (mariti) o loro notizie e interrogando i passanti. Fra le donne c'erano segnali di gioia e lutti.
Una donna, alla quale era stata annunciata senza fondamento la morte del figlio, spirò all'istante; un'altra, sedendo in casa triste, alla prima vista del figlio che tornava finalmente sano e salvo dalla guerra, improvvisamente per l'eccessiva gioia morì.