Due fratelli valorosi
Inizio: Hostes, ubi primum Caesaris equitatum conspexerunt, impetu facto celeriter nostros perturbaverunt. Fine: incitato equo magna vi contra hostes impetum fecit et acrïter pugnans confossus est.
I nemici, non appena scorsero la cavalleria di Cesare, sferrato l'attacco, presto scompigliarono i nostri.
Opponendo di nuovo i nostri resistenza, essi, secondo la loro abitudine saltarono giù a piedi e, trafitti i cavalli da sotto in su e disarcionati i nostri, vennero a battaglia. Molti dei nostri affrettato il passo fecero dietro front e si diedero alla fuga e non desistettero dal fuggire prima di essere arrivati in vista del nostro schieramento.
In quella battaglia vennero uccisi molti tra i nostri cavalieri e fra questi un uomo valoroso, Pisone Aquitano, il cui avo aveva ottenuto il regno nella sua città ed era stato chiamato amico dal senato Romano. Costui diede aiuto al fratello tagliato fuori dai nemici e lo strappò al pericolo ma, sbalzato egli stesso dal cavallo ferito e circondato da nemici, ricevute molte ferite, morì.
Ma suo fratello, non appena vide quello che gli era successo, spronato il cavallo, si scagliò contro i nemici con estremo vigore e, combattendo valorosamente, rimase ucciso.
Analisi (Traduci il brano e svolgi le attività che seguono)
Esercizio n. 1
Riconosci e analizza i Participi presenti nel brano: - resistentibus: da resisto, resistis, restiti, resistere (III) - pugnans: da pugno,...
Esercizio n. 2
Rintraccia nel testo gli Ablativi assoluti: - impetu facto: temporale - nostris resistentibus: causale - suffossis equis: temporale - nostris deiectis: temporale - citato grado: temporale - equo vulnerato: causale - vulneribus acceptis: causale - incitato equo: temporale