La carriera politica di Catone il Censore.

M. Catone da giovanetto visse tra i Sabini, poiché lì aveva un podere lasciatogli dal padre.

Di lì, sotto l'esortazione di L. Valerio Flacco, che in seguito ebbe come collega nel consolato e nella censura, si trasferì a Roma e si applicò alla carriera politica. Sotto il consolato di Q. Fabio e M. Claudio fu generale dei soldati in Sicilia; poi seguì l'esercito di C. Claudio Nerone. Dopo che era stato questore, fu eletto edile della plebe.

In qualità di pretore governò la provincia di Sardegna. Nel periodo precedente, ritornando dall'Africa in qualità di questore, aveva portato con sè a Roma il poeta Q. Ennio. Ricoprì il consolato insieme a L. Valerio Flacco. Poi ottenne in sorte la provincia di Ispania e da essa riportò un trionfo. Dopo che furono passati molti anni, P. Scipione Africano volle cacciarlo dalla Provincia e succedergli, ma non riuscì a fare ciò per mano del Senato.

Per questa ragione quello, adirato col Senato, dopo aver portato a termine il consolato, rimase a Roma come privato cittadino. Catone invece, eletto censore insieme a Flacco, ricoprì con severità quella magistratura.

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