Le virtù di una donna (I)

Il re Tarquinio, poiché desiderava blandire gli animi dei cittadini Romani con un bottino e con delle ricchezze, dichiarò guerra ad Ardea, la ricca città dei Rutuli.

Poiché la città era stretta in un lungo assedio, i giovani nobili consumavano il tempo libero nei banchetti e nella baldoria. Un giorno, cenavano tutti presso Sesto Tarquinio, e capitò, per caso, un cenno sulle mogli: ciascuno cominciò ad elogiare in modi mirabili la sua; alla fine Tarquinio Collatino disse: In poche ore conosceremo senz'altro la virtù della mia Lucrezia.

Montate a cavallo, o amici, e correte con me a Roma: la virtù delle mogli sarà messa alla prova con l'inatteso arrivo dei mariti. I giovani giunsero a Roma sul far della sera, e subito si diressero verso Collazia. Lì trovarono le donne in banchetto con i coetanei, eccetto Lucrezia, moglie di Collatino, la quale, a notte tarda, tesseva la lana al centro della casa, tra le ancelle.

La lode della gara delle donne spettò a Lucrezia, e il marito vincitore invitò amichevolmente a cena tutti gli altri giovani.

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