Numquam ante arbitror te epistulam meam legisse nisi mea manu scriptam ...

Ritengo che tu non hai mai letto una mia lettera se non scritta di mia mano. Da ciò potrai comprendere da quanto lavoro io venga tenuto occupato: infatti, dal momento che non ho affatto tempo libero, e dal momento che, allo scopo di curare la voce, ho necessità di camminare, ho dettato queste cose camminando.

Per prima cosa, dunque, io voglio che tu sappia che Pompeo si pente fortemente della sua condizione, e che desidera essere restaurato in quella posizione dalla quale è decaduto, e di tanto in tanto chiede a me una soluzione, che io non riesco a trovare.

Quanto a me, partecipo alle assemblee pubbliche, e mi sono dedicato con tutto me stesso all'attività forense. Ma Clodio mi minaccia paure non piccole. Per questa ragione, se mi vuoi bene tanto quanto certamente me ne vuoi, corri qui. Non si può credere quanto io faccia affidamento sui tuoi consigli e sulla tua assennatezza, sul tuo affetto e sulla tua lealtà.

Dunque a me interessa moltissimo che tu sia a Roma il prima possibile. Fa' in modo di star bene.

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