Solet a despectis par referri ...
Da parte di coloro che vengono maltrattati suole essere reso un ringraziamento uguale. Una pantera sprovveduta, un giorno, cadde in una fossa.
La videro i contadini: alcuni buttano dentro bastoni, altri la ricoprono di sassi, certi tali, al contrario, avendo compassione di quella, destinata senz'altro a morire anche se nessuno le avesse fatto del male, le gettarono del pane per tenersi in vita. Giunse la notte: se ne vanno tranquilli a casa, pensando che il giorno seguente l'avrebbero trovata morta.
Ma quella, appena ha rinfrancato le deboli forze, con un balzo rapido si libera dalla fossa, e si affretta a passo svelto verso la tana. Passati pochi giorni, balza fuori, massacra il gregge, uccide gli stessi pastori, e, distruggendo ogni cosa, infierisce con impeto rabbioso. Allora, temendo per sé, quelli che avevano risparmiato la bestia feroce non rifiutano il castigo, pregano soltanto per la salvezza della vita. Ma quella:
Mi ricordo bene chi mi ha aggredita con la pietra, e chi mi ha dato del pane; voi smettete di aver paura. Io mi rivolgo come un nemico a quelli che mi hanno fatto del male.