Una vittoria navale di Scipione.

All'inizio dell'estate anche in Spagna fu intrapresa una guerra per terra e per mare. Asdrubale, pronto alla guerra, conduceva una flotta ingente lungo la costa (e) l'esercito sul litorale.

Cn. Scipione, dopo che aveva sentito che i nemici si erano spostati dai quartieri invernali, caricati i soldati scelti sopra le navi, si affretta ad andare incontro al nemico con la sua flotta, giunge non lontano dalla foce del fiume Ebro. Quindi, le due navi esploratrici mandate avanti, riferirono che la flotta Cartaginese si trovava sulla foce del fiume e che l'accampamento era stato posto sulla riva. Pertanto Scipione, levate le ancore, avanza verso il nemico.

Viste le navi dei nemici, Asdrubale ordina ai soldati di marina di imbarcarsi e di prendere le armi. La flotta Romana ormai non era lontana dal porto. Ma all'improvviso scoppiò un grande tumulto mentre i rematori e nello stesso momento i soldati si precipitano sulle navi. Tutti fanno ogni cosa rapidamente e di corsa:

per l'agitazione dei marinai i Cartaginesi non riescono a prendere e posizionare le armi. Nel frattempo i Romani si avvicinavano e avevano già disposto le navi per la battaglia: pertanto i Cartaginesi, turbati non dal nemico e dalla battaglia, ma dal loro stesso tumulto, volsero in fuga la flotta.

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