Agesilao un grande spartano- Versione di latino dal libro Latino laboratorio 1
Agesilao un grande spartano Versione di latino da Cornelio Nepote traduzione LIBRO Latino laboratorio 1
Sine dubio, post Leuctricam ( = "Leuttra" ) pugnam, Lacedaemonii se numquam refecerunt neque pristinum imperium recuperaverunt, cum interim numquam Agesilàus destitit patriam quocumque modo iuvare....
Senza dubbio, dopo la battaglia di Leuttra, gli Spartani non si ripresero mai e non recuperarono l'antico potere, mentre intanto Agesilao non cessò mai di aiutare la patria in qualunque modo.
Infatti, avendo gli spartani bisogno soprattutto di denaro, egli offrì sostegno militare a tutte quelle città che si erano sottratte all'alleanza con il re dei Persiani; ed avendo guadagnato da quelle una grande quantità d denaro, (con esso) soccorse la patria. E questo fu straordinario: pur avendo ricevuto grandissimi donativi da re e di nasti e comunità, non portò mai niente a casa propria, non mutò mai niente del modo di vivere, niente del modo di abbigliarsi degli Spartani.
Fu contento della medesima cosa in cui aveva vissuto Euristene, progenitore dei suoi: chi entrava in essa, non vedeva alcun segno di eccesso, alcuno di lusso. Infatti era stata costruita cosicché non si distinguesse in nulla dalla casa di un (cittadino) semplice e privato. E quest'uomo così grande, come ebbe la natura amica in tali virtù dell'animo, così ebbe un corpo deforme: infatti fu sia di statura bassa che di corporatura minuta che zoppo da un piede.
Questa situazione produceva anche qualche bruttezza, e quelli che non la conoscevano, vedendo il suo aspetto, spesso la disprezzavano; tutti quelli che invece conoscevano le virtù, ancora di più erano infiammati dall'ammirazione.