Alcune avventure di Ulisse - VERSIONE Laboratorio 1 pag. 173

ALCUNE AVVENTURE DI ULISSE
VERSIONE DI LATINO IGINO
TRADUZIONE LIBRO Laboratorio 1 - pag. 173 - nr. 36

Iam multos annos Ulixes terra marique erraverat quia Neptunus, Polyphemi pater et plagi deus, infesta ira sua eum exagitabat, quod antea Ulixes Cyclopi, eius filio, unum oculum effoderat....

Per molti anni Ulisse aveva vagato per la terra e per il mare per colpa di Nettuno padre di Polifemo e dio del mare (che) lo tormentava con la sua ira crudele, per il fatto che prima Ulisse aveva accecato l'unico occhio del ciclope, suo figlio.

Così dopo il naufragio, nel quale aveva perduto molti compagni e alcune navi, approdò stanco nell'isola di Calipso, figlia di Atlante. La ninfa fu immediatamente rapita dalla bellezza del corpo e dalla nobiltà dell'uomo, e lo trattenne a sè per un lungo periodo di tempo, finchè Mercurio, messaggero di Giove, le ordinò di lasciarlo partire.

Quindi la donna (gli) costruì una zattera e tra molte lacrime salutò Ulisse, ma subito Nettuno la distrusse (la zattera). Ma, mentre l'uomo era scagliato fra le onde, la dea Leucotea, che trascorreva la (sua) vita nel mare, gli diede in dono un magico balteo col quale si cinse il petto; così uscì illeso dal naufragio e arrivò nell'isola dei Feaci.

Qui Nausicaa, figlia del re Alcinoo, lo portò da (suo) padre. Il re lo ricevette con generosa ospitalità, gli offrì ricchi doni e lo riportò nella patria Itaca.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:26:32 - flow version _RPTC_G1.3