La virtù è nella via di mezzo - Versione di Cicerone

La virtù è nella via di mezzo
versione latino Cicerone libro la traduzione

Fuit enim quidam summo ingenio vir, Zeno, cuius inventorum aemuli Stoici nominantur....

Vi fu infatti una volta un uomo di grande ingegno, Zenone, i seguaci delle cui idee sono detti Stoici.

Esistono di lui detti ed insegnamenti di questo genere. Il saggio mai è mosso dalla compiacenza, mai perdona l’errore di qualcuno; nessuno è misericordioso salvo lo stolto e il superficiale; non è proprio dell’uomo né lasciarsi supplicare né essere piegato [sono verbi passivi!!]; solo i sapienti sono, anche se molto deformi, belli;

anche se molto poveri, ricchi; anche se schiavi, re; noi poi che non siamo sapienti, ci definiscono fuggitivi, esuli, nemici, insomma pazzi; ogni peccato è uguale; ogni delitto è un crimine nefando, e non delinque meno quello che soffoca un pollo domestico, quando non ve n’è bisogno, di quello che soffoca il padre;

il sapiente non dubita mai, non si pente di nessuna azione, non si inganna in nessuna cosa, non cambia mai parere

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