Un conflitto pericoloso - La versione latina nel biennio

La versione latina nel biennio

Belli Macedonici subibat iam cura, miscente Perseo inter Dardanos Bastarnasque certamina. et legati, qui missi ad res visendas in Macedoniam erant, iam reverterant Romam renuntiauerantque bellum in Dardania esse. ...

Già subentrava la preoccupazione per la guerra macedonica, proprio nel periodo in cui Perseo stava seminando discordia tra i Dardani e i Bastarni.

E i legati che erano stati inviati ad esaminare la situazione della Macedonia, avevano già fatto ritorno a Roma e avevano riportato la notizia che in Dardania divampava la guerra. Peraltro erano arrivati, negli stessi giorni, degli emissari da parte di Perseo, i quali dovevano stornare il sospetto che fosse stato il loro re a chiamare i Bastarni e che nessuna delle iniziative di questo popolo era presa su sua istigazione. Il senato non liberò da quell'accusa il re, ma nemmeno gliene faceva apertamente carico: solamente ordinò ai legati di fargli presente che doveva stare bene attento a far vedere più che poteva che egli riteneva sacrosanto il patto che aveva stipulato con i Romani.

I Dardani, vedendo che i Bastarni non solo non uscivano da loro territorio come era nelle loro speranze, ma che diventavano giorno dopo giorno sempre più difficili da sopportare grazie agli aiuti inviati. dai Traci loro confinanti e dagli Scordisci, si determinarono a fare qualcosa, per quanto temerario ciò potesse essere: tutti si armarono e si dettero appuntamento nella roccaforte più vicina all'accampamento dei Bastarni; era inverno e avevano atteso quella stagione proprio perché i Traci e gli Scordisci facessero ritorno nei propri territori.

Quando questo accadde ed ebbero accertato che i Bastarni erano rimasti isolati, divisero le loro forze in due colonne: la prima doveva avanzare in linea retta per provocare il nemico frontalmente; la seconda, attraverso un passaggio fuori mano, doveva compiere una manovra di aggiramento e aggredirli alle spalle

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