Eroica morte del console Emilio Paolo a Canne (VERSIONE Le ragioni del latino)

Eroica morte del console Emilio Paolo a Canne Autore: Livio da le ragioni del latino vol. 2

Il tribuno militare Gneo Lentulo, poiché, passando a cavallo, aveva visto il console seduto su un masso, coperto di sangue, disse:

"Lucio Emilio, l'unico che gli dèi devono considerare innocente della colpa della disfatta odierna, prendi questo cavallo, finché ti rimangono un po'di forze e io posso, compagno, sostenerti e proteggerti. Non rendere questa battaglia funesta con la morte di un console: anche senza questo ci sono abbastanza lacrime e lutti. " A quelle il console : "Davvero, Gneo Cornelio, onore a te per il valore; ma non sprecare, commiserando invano, il pochissimo tempo per sfuggire dalle mani dei nemici.

Va', annuncia pubblicamente ai senatori che fortifichino la città di Roma, e, prima che il nemico vincitore arrivi, rafforzino con presidii; in privato, a Quinto Fabio che Lucio Emilio è vissuto finora, e muore, memore dei suoi insegnamenti. Lascia che io muoia in questa strage dei miei soldati, per evitare che o sia nuovamente accusato una volta scaduto il consolato, o diventi accusatore del collega per proteggere la mia innocenza incolpando un altro.

" Mentre essi così parlavano, furono travolti prima dalla folla dei concittadini in fuga, poi dai nemici; seppellirono di dardi il console, non sapendo chi fosse, il cavallo trascinò via Lentulo nella confusione.

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