Il cavallo e il cinghiale - LE RAGIONI DEL LATINO versione Fedro

Il cavallo e il cinghiale versione latino traduzione
libro le ragioni del latino (mod. operativi 1) pag 304 n 517

In valla lata erat rivus, cuius aqua semper semper pura et frigida erat. Equus, cui id notum erat, ibi sitim sedabat....

In una valle celata vi era un ruscello, del quale l'acqua era sempre pura e fredda. Un cavallo, a cui ciò era noto, qui placavala sete. Una volta anche un cinghiale, che la sete assaliva profondamente, bevve da questo ruscello.

Essendosi rigenerato con l'acqua, si avventò con grande desiderio nel ruscello. Il cavallo, quando vide ciò, s'infiammo d'ira. Infatti, il cinghiale aveva sporcato la pura acqua con la quale spesso si era dissetato.

Il cavallo arrabbiato si rivolse agli uomini, con i quali la consuetudine non gli era stata vana. I Due contadini, dei quali aveva chiesto l'aiuto, gli erano sembrati essere bravi. Con una veloce andatura il cavallo portò i contadini sulla sua groppa al rivo, che erano avidi della preda. I contadini uccisero il cinghiale con i dardi: e non furono in vero grati al cavallo, che gli aveva donato tale preda.

Infatti privarono il cavallo della libertà, che lui aveva sempre amato fortemente. Il cavallo con voce rattristata disse: " Che stupido che sono stato, perché ho chiamato voi, che fate solo il vostro proprio comodo".

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