I poeti sono sacri - LINGUA MAGISTRA Versione latino di Cicerone

I poeti sono sacri Cicerone
versione latino libro lingua magistra

Hunc ego non diligam? non admirer? non omni ratione defendendum putem! Atque sic a summis hominibus eruditissimisque accepimus, ceterarum...

E quest'uomo non dovrei dunque amarlo, non dovrei ammirarlo, non dovrei pensare di difenderlo in tutti i modi?

Ma noi abbiamo appreso da uomini di grande valore e grande cultura che lo studio delle altre discipline è fatto di dottrina, di regole, di tecnica, mentre il poeta vale per la sua naturale inclinazione, è animato da forza intellettiva, è come pervaso da uno spirito divino. Perciò giustamente quel nostro celebre poeta che fu Ennio chiama sacri i poeti, perché sembrano esserci stati assegnati come per un dono e un favore degli dei. Sia dunque sacro davanti a voi, o giudici, che meritate pienamente il nome di uomini, questo nome di poeta che nemmeno alcun popolo barbaro potè mai violare.

Le pietre e i deserti rispondono alla parola della poesia, spesso le bestie feroci si piegano all'armonia del canto e si fermano e noi, educati nelle migliori discipline, non dovremmo lasciarci commuovere dalla voce dei poeti?

Gli abitanti di Colofone dicono che Omero è loro concittadino, quelli di Chio lo rivendicano come proprio, quelli di Salamina lo reclamano, quelli di Smirne garantiscono che è uno di loro e gli dedicarono anche un santuario in città molti altri centri sono in lite per lui e se lo contendono

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:48:25 - flow version _RPTC_G1.3