La grande vittoria sui Germani
Cesare attaccò battaglia dall'ala destra, poiché era quella la parte meno salda dei nemici.
Così i nostri, dopo il segnale di battaglia, fecero aspramente un assalto contro i nemici, e così i nemici, immediatamente e velocemente, fuggirono via; e così non era concesso spazio e i nostri non lanciavano frecce contro i nemici. Quindi furono abbandonati i giavellotti e si combatté corpo a corpo con le spade. Ma i Germani, velocemente, secondo la loro abitudine, formarono la falange e accolsero gli attacchi delle spade. Si ritrovarono molti nostri che saltarono sulla falange e scostando gli scudi con le mani, colpivano da sopra.
Poiché la schiera dei nemici era stata respinta e messa in fuga dall'ala sinistra, dall'ala destra, con la moltitudine dei loro, accanitamente pressavano la nostra schiera. Si era accorto di ciò P. Crasso, giovinetto che era a capo della cavalleria, e poiché era più veloce di coloro i quali erano in mezzo allo schieramento, inviò la terza schiera ai nostri. Così lo scontro fu portato a compimento e tutti i nemici volsero le spalle e non smisero di fuggire prima di essere arrivati al fiume Reno. Nel testo della versione sembra che ci siano 2 errori:
il primo è al rigo 1, dove eam partem (che non può essere se non un predicato nominale), viene espresso al caso accusativo (e non al nominativo come dovrebbe), il secondo è al rigo 3 dove se nostri è soggetto e pila oggetto il verbo deve essere all'attivo (conieciebant) e non al passivo (coniciebantur).
RISPOSTE:
1. Nomi quarta e quinta declinazione:
- Quarta declinazione: cornu, impetum, impetus, manibus, cornu, cornu, equitatui.
- Quinta declinazione: acies, aciem, aciem, aciem.
2. Trasformazioni singolare/plurale:
- Cornibus, impetus, impetum, manu, cornibus, cornibus, equitatibus.
- Acies, acies, acies, acies.
3. Cornus, manuum, aciei, impetu, acie, equitatus.
4. Senatus.
5. Res e dies.
Versione tratta da: Cesare