Quando scegliere il momento di attaccare battaglia
Iphicrates Atheniensis, quia exploraverat eodem assidue tempore hostes cibum capére, maturius vesci suos iussit...
L'Ateneniese Ificrate, poiché aveva osservato che i nemici mangiavano regolarmente alla stessa ora, ordinò ai suoi di nutrirsi in anticipo e li portò fuori sul campo di battaglia e così bloccò il nemico che era uscito, in modo da non dargli la possibilità né di combattere né di andarsene.
Terminato dunque il giorno, fece rientrare i suoi ma cionondimeno li mantenne armati. I nemici esausti per il digiuno più che per l'attesa, si affrettarono a lavarsi e a mangiare: Ificrate uscì di nuovo e assalì l'accampamento del nemico disorganizzato.
Il medesimo (Ificrate), poichè, contro gli Spartani, aveva gli accampamenti uno di fronte all'altro da molti giorni, e poiché entrambi gli eserciti uscivano regolarmente ad un'ora precisa per il vettovagliamento e il rifornimento di legna, un determinato giorno affidò queste attività a servi e vivandieri in abito da soldati, e trattenne dentro i soldati.
E mentre i nemici erano dispersi per questo genere di occupazioni, espugnò il loro accampamento e uccise e catturò con facilità quelli inermi che con i fasci di legna correvano dappertutto nella confusione.
Versione tratta da: Frontino