Romani famosi: i Fabii e Cincinnato
C. Fabio et L. Virginio consulibus, trecenti nobiles homines ...
Durante il consolato di C. Fabio e L. Virginio, trecento aristocratici, provenienti dalla famiglia dei Fabii, da soli intrapresero una guerra contro i Veienti, promettendo al senato e al popolo che ogni scontro sarebbe stato portato a compimento per mano loro.
Partiti così, tutti gli aristocratici e coloro che dovevano stare a capo dei grandi eserciti, morirono. In tutto, di una famiglia così grande, sopravvisse soltanto uno, che per via della giovane età non aveva potuto essere portato in battaglia.
Dopo questi fatti, si ebbe un censimento a Roma e furono rinvenuti centodiciassettemilatrecentodiciannove cittadini. Nell'anno seguente, poiché l'esercito Romano era assediato presso il monte Algido, distante circa dodici miglia da Roma, fu nominato dittatore L. Quinzio Cincinnato, il quale, possedendo un campo di quattro iugeri, lo coltivava con le proprie mani.
Egli, poiché fu trovato al lavoro e nell'atto di arare, asciugatosi il sudore indossò la toga pretesta e, dopo aver ucciso i nemici, liberò l'esercito.
Versione tratta da: Eutropio