Un gesto inconsulto di Alessandro Magno - LINGUA MAGISTRA versione latino
Un gesto inconsulto di Alessandro Magno
versione latino Curzio Rufo traduzione
libro lingua magistra pagina 282 numero 97
Die feste (In un giorno di festa) Alexander amicos ad convivium vocavit. Mox (In breve) omnes ...
In un giorno di festa Alessandro invitò gli amici ad un banchetto. Presto sono tutti offuscati dal vino allora un commensale le enumerava imprese nobilissime di Filippo, padre di Alessandro.
Allora Alessandro si alzò in piedi e rispose: “Io tuttavia supero mio padre e le mie imprese sono più grandi”. Allora tutti i convitati assecondarono il re ed annuirono eccetto Clito, amico fedelissimo e di vecchia data di Filippo, il quale più acremente che prudentemente difese il ricordo del re Filippo.
Allungo da Clito furono elogiate tanto ardentemente le sue famosissime imprese che Alessandro si accese di ira e trafisse l’amico con una freccia.
Quando l’ira sbollì abbastanza e la sbornia fu smaltita, Alessandro avvertì il dolore del suo misfatto e desiderava fortissimamente espiare la colpa con la morte. In questa volontà di morte rimase allungo.