Bello Punico secundo Scipio in Africa strenue pugnans contra Hannonem ducem Carthaginiensium eius exercitum profligaverat; deinde ...
Nella Seconda Guerra Punica, Scipione, combattendo valorosamente in Africa contro Annone, il comandante dei Cartaginesi, aveva sconfitto l'esercito di lui; successivamente sconfisse in battaglia Siface, il re dei Numidi, che era alleato dei Cartaginesi, e prese l'accampamento di lui.
A quel punto i Cartaginesi, poiché temevano la particolare abilità e il grande valore del comandante dei Romani, richiamarono in patria Annibale, che già da molti anni guidava la guerra in Italia, ed inviarono degli ambasciatori presso Scipione, affinché chiedessero la pace. Agli ambasciatori che trattavano la pace, Scipione impose delle condizioni (di pace) non ingiuste.
Ma gli infidi Cartaginesi, che attendevano Annibale di ritorno dall'Italia, violarono i patti e compirono molti atti ostili nei confronti dei Romani. Annibale, dopo che fu giunto in Africa, riprese la guerra contro Scipione, ma, dopo essere stato sconfitto da lui in ripetuti combattimenti, fu costretto a chiedere la pace. Quando si giunse ad un incontro, le nuove condizioni di pace non piacquero ai Cartaginesi; per questo la guerra venne ripresa per la seconda volta.
Alla fine si combatté presso Zama; Scipione uscì vincitore, ma Annibale, fuggendo dal campo di battaglia con pochi cavalieri, sfuggì dalle mani dei Romani e si rifugiò in Egitto. A Scipione, di ritorno a Roma, venne decretato dal senato un trionfo, e venne assegnato il titolo di "Africano".