Le prime esperienze militari di Silla - Sallustio versione latino

Le prime esperienze militari di Silla Versione di latino di Sallustio dal libro superni gradus e dal libro lingua et res
Le prime esperienze di Silla DAL LIBRO SUPERNI GRADUS pagina 226 numero 17

Sulla gentis patriciae nobilis fuit, litteris Graecis ac Latinis iuxta, atque doctissime, eruditus; animo ingenti, cupidus voluptatum, sed...

Silla fu un nobile della gente patrizia, molto erudito nelle lettere greche così come in quelle latine; dall'animo straordinario, bramoso di piacere ma ancor più desideroso di gloria; eloquente, furbo e affabile con gli amici, donatore di molte cose e in particolare di denaro.

Dal momento che giunse in Africa e nell'accampamento di Mario con la cavalleria, prima inesperto e ignaro della guerra, divenne molto esperto di ogni cosa in poco tempo.

Perciò si rivolgenva affabilmente ai soldati, concedeva favori ai molti che li chiedevano, ad altri di sua iniziativa discuteva seriamente e scherzava con i più umili; nei lavori, nelle marce e nelle guardie veniva in aiuto assiduamente; e intanto, cosa che una stolta ambizione è solita fare, non macchiava il buon nome del console o di qualunque uomo giusto:

solamente non tollerava che qualcuno lo superasse né in accortezza né in energia fisica e lui era superiore ai più. Per queste cose e modi di agire in breve tempo e divenne assai caro a Mario e ai soldati.

Dal libro LIBRO LINGUA ET RES pagina 244 numero 16
TRADUZIONE n. 1
TRADUZIONE n. 2

Silla fu parte della gente nobile patrizia, conoscitore in maniera dotta della letteratura greca e ugualmente di quella latina con grande animo bramoso di piacere ma più avido di gloria, eloquente astuto e di facile amicizia, donatore generoso di molte cose e moltissimo denaro.

Giacchè si recò in Africa nell'accampamento di Mario con la cavalleria prima novello e ignaro della guerra, fu reso il più solente di tutti in poco tempo.

I militari lo salutavano gentilmente, molti a molti che chiedevano, ad altri di sua stessa iniziativa faceva regali con scherzi e con serietà si comportava con i poveri, nei lavori era sempre presente nella schiera e sempre al servizio di guardia, né intanto era solito fare ciò con cattiva ambizione ai consoli, o a chiunque di buona fama danneggiava solo non tollerava nessun altro superiore ne per senno ne per prestanza fisica e superava i più. Con queste cose e azioni divenne brevemente carissimo a Mario e ai militari.

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