scontro fra romani e cartaginesi (VERSIONE lingua latina)

Lingua Latina es. 1 n. 6 pag. 326

Dum elephanti traiciuntur, interim Hannibal Numidas equites quingentos ad castra Romana miserat speculatuni ubi et quantae copiae essent et quid pararent.

Huic alae equitum missi, ut ante dictuin est, ab ostio Rhodani trecenti Romanoruin equites occurrunt. Proeliuni atrocius quam pro numero pugnantium editur; nam praeter multa vulnera caedes etiam prope par utrinique fuit, fugaque et pavor Numidarimi Romanis iani admodum fessis victoriam dedit. Victores ad centum sexaginta, nec omnes Romani sed pars Gallorum, victi amplius ducenti ceciderunt.


Annibale aveva inviato, mentre gli elefanti venivano traghettati, 500 cavalieri Numidi verso gli accampamenti romani per una ricognizione: voleva sapere dove fossero le truppe romane, quanto fossero numerose e cosa stessero preparando. I 300 cavalieri romani fatti partire, dalla foce del Rodano, come prima ho raccontato, si imbatterono in questo reparto di cavalleria: ne scaturì uno scontro più sanguinoso di quanto ci si potesse attendere dall'esiguo numero dei combattenti.

Infatti, anche a non tener conto dei molti feriti, vi fu quasi una strage uguale sui due fronti e solo la fuga dei Numidi spaventati portò la vittoria ai Romani già molto stanchi. I vincitori registrarono 140 caduti, non tutti romani ma anche in parte Galli, e gli sconfitti (furono) più di 200 sconfitti.

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